L’Asl To3 lancia una Giornata di prevenzione dell’Epatite C e delle malattie correlate, cirrosi epatica e tumore al fegato, nella giornata di Sabato 19 marzo.

Si tratta di un progetto pilota regionale nell’ambito del piano di screening promosso dal Ministero della Salute.

 

Lo screening gratuito è rivolto a 1.600 persone, residenti in ASL TO3 e nate tra il 1969 e il 1989, che sono state invitate tramite lettera dell’Asl nei giorni scorsi. Per questi soggetti, sarà possibile accedere al test, senza necessità di prenotazione né di ricetta medica, presentando solo la tessera sanitaria, nelle seguenti sedi e orari:

 

Ospedale di Rivoli, via Rivalta 29 – ingresso principale – in orario 8.30 – 12.30

-  Ospedale Agnelli di Pinerolo, via Brigata Cagliari – ingresso principale - in orario 8.30 – 12.30

-  Ospedale Civile di Susa, corso Inghilterra 66 – ingresso principale – in orario 8.30 – 12.30

 

Il test consiste in un semplice prelievo di sangue capillare dalla punta di un dito, con esito immediato. In caso di positività, verrà eseguito un prelievo di sangue per la conferma della presenza del virus (HCV-RNA). Se questa è confermata, verrà prenotata una visita presso uno specialista per l’avvio del percorso di cura. Tutti questi passaggi sono gratuiti e non necessitano di prescrizione medica.

 

Cos’è l’Epatite C

L’Epatite C è un’infezione del fegato causata dal Virus HCV che si trasmette entrando in contatto con il sangue di una persona infetta anche in quantità non visibili (ad es. attraverso la condivisione di rasoi, tagliaunghie o spazzolini, tatuaggi o piercing non regolamentati). L’infezione, quasi sempre senza sintomi, può guarire spontaneamente, ma nell’85% dei casi persiste nel fegato e diventa “cronica”. In questo caso e in assenza di adeguate terapie le conseguenze possono essere gravi: il 20-30% dei pazienti con epatite cronica C sviluppa cirrosi epatica e l’1-4% tumore al fegato.

 

 

Perché eseguire il test di screening

L’infezione può essere asintomatica per lungo tempo. Rintracciare il virus nelle fasi iniziali invece è fondamentale per avviare le opportune terapie, che consentono di eradicare il virus nel 95-98 % dei casi, portando a completa guarigione, e prevenendo anche il possibile contagio di altre persone.