L'Asl To5 si trova ad affrontare una situazione finanziaria critica. I conti dell'ente sanitario regionale hanno registrato un aumento del deficit complessivo di quasi cinque volte rispetto all'anno precedente, passando da un passivo di 4 milioni e 900mila euro nel 2022 a 23 milioni 800mila euro nl 2023. Una situazione che è stata bocciata dalla maggioranza della rappresentanza dell'assemblea dei sindaci, che ha votato contro il rendiconto finanziario presentato. I sindaci Giampiero Tolardo (Nichelino), Paolo Montagna (Moncalieri) e Alessandro Sicchiero (Chieri), tutti in quota Partito Democratico, hanno espresso il loro dissenso, mentre Giorgio Albertino (Carignano) e Antonio Rago (Castelnuovo Don Bosco, Asti) hanno votato a favore.  Il documento finanziario era già stato approvato dagli uffici dell'azienda sanitaria, e il regolamento prevede che venga sottoposto all'attenzione dei sindaci per un parere, che tuttavia non comporta veti. Questo incremento dei debiti è in parte dovuto a una spesa aggiuntiva di circa 10 milioni di euro per i pazienti che preferiscono ricevere cure in altre Asl e a un ulteriore costo di 10 milioni per coprire i servizi erogati dal settore privato. Insomma, la situazione è inficiata dalla necessità dei residenti di cercare cure altrove che non nel sistema sanitario locale: vuoi per mancanza del servizio o per liste di attesa troppo lunghe. Intanto il direttore generale Angelo Pescarmona terminerà il suo mandato venerdì, alla scadenza del contratto e senza alcuna proroga.