BEINASCO - Prima i muri della scuola media e del centro giovani di Beinasco imbrattati con scritte «no vax» e slogan volgari e poi una raffica di insulti e attacchi sui social nei confronti del sindaco, Daniel Cannati, che aveva criticato duramente i vandali entrati in azione in città.
A dare notizia di quanto successo è stato proprio il primo cittadino accusato, probabilmente dagli stessi autori delle scritte, di essere un «nazista», «criminale» e un «bugiardo»: «I teppisti che ieri notte si sono divertiti a imbrattare le nostre scuole ora hanno preso come bersaglio i miei canali social, coordinandosi nelle loro chat anonime per darmi del criminale e addirittura del nazista. Ovviamente lo hanno fatto con dei profili falsi, senza il coraggio di metterci la faccia. Valuteremo se procedere per vie legali a difesa della reputazione mia e del Comune di Beinasco. I loro commenti, che sperano di intimorirmi, risultano solo ridicoli: se li vedete sotto i miei post non dategli corda e ignorate i loro deliri. Andate a imbrattare altrove, a Beinasco non c’è posto per voi».
Sono in corso le indagini da parte delle forze dell’ordine per risalire agli autori delle scritte realizzate con vernice spray rossa. Queste ultime, intanto, sono state rimosse dai ragazzi del Centro Giovani Lab 10092 e alla cooperativa Madiba che hanno ripulito i muri imbrattato dai vandali