Un taglio del nastro simbolico, che in piena pandemia non era stato possibile fare, ma che ora benedice ufficialmente una struttura all'avanguardia nella transizione ecologica energetica. Sabato pomeriggio è stato il momento dell' open day all'impianto di biometano e bio Co2 della Cooperativa Agricola Speranza di Candiolo. L'energia da questa struttura, la prima in Italia nel suo genere attivata a fine 2020, viene prodotta con il recupero di rifiuti zootecnici (in particolar modo deiezioni degli animali allevati) e sottoprodotti agricoli. L'impianto permette di riscaldare l’Istituto di Ricerca sul Cancro di Candiolo: grazie al calore del biogas, l'ospedale riesce a risparmiare cifre importanti. Un impianto di produzione da duemila tonnellate all’anno di biometano e di quattro mila relativo al recupero dell'anidride carbonica, che rappresentano passi importanti nel percorso di transizione energetica. L'obiettivo è semplice: produrre senza consumare risorse e contrastare il cambiamento climatico. Presente il sindaco di Candiolo, Stefano Boccardo e il primo cittadino di Vinovo, Gianfranco Guerrini, in veste di consigliere delegato di Città Metropolitana.
CANDIOLO - Un taglio del nastro per l'impianto di biometano che scalda il centro tumori
Candiolo L'energia da questa struttura, la prima in Italia nel suo genere attivata a fine 2020, viene prodotta con il recupero di rifiuti zootecnici (in particolar modo deiezioni degli animali allevati) e sottoprodotti agricoli.