Galleria fotografica

CANDIOLO - Durante le festività di fine anno, Candiolo è stata teatro di una serie di spiacevoli episodi di vandalismo. I danneggiamenti, probabilmente, sono il frutto di ingiustificabili raid di ragazzi di età compresa tra i 13 e i 18 anni.

Il 23 dicembre scorso, in viale della Rimembranza, vicino all’area con attrezzi ginnici del parco di via Roma, alcuni giovani hanno dato fuoco a dei cartoni, innescando successivamente un incendio che ha coinvolto anche un cipresso. La situazione è stata riportata alla normalità dall’intervento immediato dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Nella sera di San Silvestro, sempre in via Roma, ma alla piastra da basket del parco, altri individui hanno bruciato un cumulo di foglie secche e carta. Le fiamme, per fortuna, sono state subito spente prima che facessero danni maggiori. Il 31 dicembre, nel cuore della notte, in piazza Sella, nel corridoio di collegamento con via Montpascal, un gruppo di adolescenti ha appiccato il fuoco su una panchina, danneggiandola insieme al murales dipinto sul muro adiacente. 

«Nonostante i ripetuti inviti lanciati dai sindaci a festeggiare con moderazione e responsabilità, in molti luoghi, anche vicini a noi, si sono verificati episodi di utilizzo sconsiderato di botti. Sono stati appiccati incendi che avrebbero potuto avere conseguenze gravissime, sia per chi li ha provocati che per gli altri cittadini. Purtroppo, anche un intervento tempestivo potrebbe non essere sufficiente a evitare tragedie. L’Amministrazione condanna fermamente tali comportamenti – spiega la prima cittadina di Candiolo, Chiara Lamberto - Non è accettabile sottovalutare, giustificare o minimizzare episodi di questo genere. Tuttavia, non è nemmeno corretto fare del facile qualunquismo o generalizzare. Esistono molti giovani responsabili e rispettosi, mentre chi compie questi atti lancia un messaggio che come comunità dobbiamo cercare di comprendere. È fondamentale evitare di attribuire semplicemente la colpa a un unico fattore. È arrivato il momento di riconoscere che solo collaborando possiamo affrontare e risolvere situazioni come questa. Le indagini su quanto accaduto sono in corso. I danni verranno addebitati ai responsabili e capiremo quali saranno le conseguenze. In ogni caso, tutti perdiamo qualcosa. Grazie a chi vorrà collaborare con noi per costruire un futuro più sicuro e rispettoso».