Quattro bazar cinesi, tra Carmagnola e Santena, sono stati chiusi dalla guardia di finanza di Orbassano dopo aver scoperto un’evasione fiscale di 4 milioni di euro di redditi non dichiarati al Fisco e di circa 1,5 milioni di euro di imposta sul valore aggiunto non versati all’Erario. Ma soprattutto 28 lavoratori “in nero”o irregolari, ammassati in un sottotetto di uno di questi empori, a Santena, tra muffa, sporcizia e nessuna norma di sicurezza.

L’attività dei militari è partita da un normale controllo scontrini eseguito nel febbraio del 2023 dai finanzieri in un esercizio commerciale di Carmagnola tipo “gran bazar”. I successivi accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza hanno consentito di individuare  tre imprenditori cinesi - collegati tra di loro da una comune legale rappresentante, anch’ella cittadina cinese -, che lavoravano tra Carmagnola e Santena. I gestori, una volta divenuti insolventi nei confronti del fisco, trasferivano personale, attrezzature e magazzino in una diversa impresa costituita ad hoc, mutando così - almeno formalmente - la ragione sociale e il numero di partita IVA ma continuando, di fatto, a operare con i medesimi clienti e fornitori.

E poi c'era la manodopera “in nero” o irregolare, senza corrispondere i contributi lavorativi spettanti. Nell'emporio di Santena infatti è stato individuato al piano sovrastante un locale a uso dormitorio, all’interno del quale erano state ricavate abusivamente otto camere da letto, ciascuna capace di ospitare sino a tre persone e con ambienti in comune per cucinare e stoccare materiali, con soltanto due servizi igienici. Nei locali - umidi, con macchie di muffa sulle pareti e sprovvisti di riscaldamento - erano inoltre presenti oggetti infiammabili e bombole alimentate a g.p.l., mentre l’impianto elettrico presentava modifiche “artigianali” con fili volanti e centraline sprovviste di protezioni. Mancavano, inoltre, i dispositivi antincendio e, come accertato da personale dei Vigili del Fuoco e dell’ASL, intervenuti su richiesta della Fiamme Gialle, la funzionalità delle uscite di sicurezza risultava non idonea.