E' Piazza Italia la catena di negozi nel mirino della Guardia di Finanza nell'indagine in cui le Fiamme Gialle accusano la proprietà di aver risparmiato su contributi, stipendi e costi per l'utilizzazione del contratto di apprendistato senza seguire la normativa e soprattutto senza che il datore di lavoro avesse predisposto un idoneo affiancamento con la prevista figura di un tutor aziendale.

Quanto rilevato – spiega Piazza Italia in una nota - qualora confermato all’esito del procedimento in corso, sarebbe, a nostro avviso, una mera irregolarità di tipo formale senza intaccare la validità dei rapporti di apprendistato. Nessun risparmio illegittimo ai fini retributivi, contributivi, assicurativi e fiscali è stato mai da noi conseguito. Né tanto meno il paventato importo di un milione 200 mila euro è riportato in alcun verbale ricevuto. Non corrisponde, infine, la circostanza che l’avvio dell'indagine sia scaturita da segnalazioni dei nostri dipendenti. La sanzione comminata, già impugnata, è limitata a soli 23 mila 200 euro