Una bufera di paese, coda delle elezioni amministrative, che rischia di avere diversi strascichi, anche perchè verrà informata la Curia. Lei è Concetta Saele, catechista e attiva in parrocchia da otto anni, conosciutissima in paese e madre di Davide Catalano, candidato sindaco del Pd uscito sconfitto dalle ultime consultazioni elettorali. Due giorni fa si è vista recapitare a casa una lettera (nella foto) a firma del parroco, don Ruggero Marini, in cui le viene chiesto di prendersi un «periodo sabbatico, alla luce di episodi che hanno recato danno alla vita comunitaria, in modo da recuperare serenità e pace interiore». Non un'espulsione dalla vita parrocchiale ma un allontanamento in piena regola, seppur "a tempo". E la cosa ha scatenato un putiferio: «Danni alla vita comunitaria? Sono stata allontanata perchè madre di Davide Catalano, che si è candidato a sindaco e che il parroco non poteva digerire, perchè appoggiava un'altra corrente, quella poi risultata vincente. Questa è la verità. Posso sopportare tutto ma non che mi si puntino contro accuse senza senso. Mi viene imputato di salutare ed abbracciare persone in parrocchia durante la campagna elettorale? Io questa gente la conosco da anni, a prescindere dalle connotazioni politiche. Ma non finisce qui, perchè ho intenzione di scrivere una lettera alla Curia e chiedere un incontro. Bisogna sapere come viene gestita la vita pastorale a La Loggia»

Don Marini replica senza mezzi termini: «Lei e il marito usavano gli uffici parrocchiali per fare campagna elettorale. Ci sono stati comportamenti che io ritengo inaccettabili. Poi non è stata allontanata, ho solo chiesto che si prenda un periodo di pausa per ritrovare serenità. Qui siamo in una chiesa e il nostro lavoro deve essere fatto con lo stesso impegno per tutti i fedeli, senza distinzione».