Non ce l'ha fatta Riccardo Pergola, l'operaio che circa una settimana fa era rimasto vittima di un incidente sul posto di lavoro alla Zincoplating di Moncalieri. Dopo giorni in rianimazione al Cto, ieri sera è arrivata la notizia della sua morte, dovuta alle conseguenze di aver respirato acido cloridrico in una cisterna dell'azienda. Le sue erano le condizioni più preoccipanti, rispetto al suo collega, Fabrizio Da Costa, di Nichelino, che era corso in suo aiuto. Pergola era entrato in una vasca di lavorazione per le normali operazioni di pulitura. Probabilmente l’uomo era convinto che la cisterna, alta quasi 2 metri, fosse completamente vuota, ma sul fondo erano rimasti residui di acido cloridrico. Le esalazioni gli hanno fatto perdere i sensi e il primo soccorrerlo è stato il responsabile della sicurezza, Da Costa, che ha cercato di aiutare Pergola ed è rimasto a sua volta intossicato. L’allarme era stato lanciato verso le 9,30 dai colleghi e il personale del 118 è riuscito a rianimare per due volte l’operaio che, dopo aver superato un arresto cardiaco, era stato ricoverato in gravissime condizioni al Cto di Torino. Da Costa era ststo invece portato al Santa Croce. Nello stabilimento di via Vittime del Vajont, che si occupa di trattamenti galvanici su un’area di 7 mila metri quadrati e conta una trentina di dipendenti, lavora anche il figlio di Pergola, presente in fabbrica al momento dell’incidente. La Fiom-Cgil aveva espresso solidarietà alle persone coinvolte nell’infortunio, «rimanendo in attesa dell’accertamento di eventuali responsabilità».
MONCALIERI - È morto l'operaio di Leinì intossicato alla Zincoplating
Moncalieri Riccardo Pergola, 53 anni aveva respirato acido cloridrico in una cisterna. Era stato soccorso da un collega, ma ieri sera la brutta notizia.
