Passo importante, quello di ieri in giunta, in merito alla sicurezza idraulica della città. Il progetto del nuovo canale scolmatore tra il canale della Ficca e i ponti cittadini sul Po e la contestuale variante di piano regolatore è infatti stato varato dall'esecutivo di maggioranza e ora dovrà passare in consiglio comunale. Scontata la sua approvazione. Si tratta di un'opera attesa da anni e fondamentale per il territorio, che permetterà in futuro di mettere al riparo da altre alluvioni varie zone della città, tra cui Borgo Vittoria e di raccogliere le acque delle fognature che arrivano sulla sponda destra del Po. Se il canale scolmatore ci fosse stato, l'alluvione dello scorso novembre avrebbe risparmiato una buona fetta del territorio, Borgo Vittoria in testa.
Il canale da anni è stato messo all'interno dei piani delle opere pubbliche, ma per vari motivi poi è stato sempre tolto, visto anche il costo di realizzazione: 7milioni 650mila euro. La precedente amministrazione comunale scelse di spendere i soldi in altri modi, come per le barriere anti rumore di corso Trieste, che a breve verranno abbattute. I costi del canale obbligano anche il Comune a chiedere una deroga al patto di stabilità, ossia la legge che obbliga i Comuni a spendere in base alle entrate. Il sindaco, Paolo Montagna, ha chiesto alla Regione la possibilità di svincolare l'opera dal computo del bilancio generale: «Il canale scolmatore costa 7milioni 650mila euro, soldi che noi abbiamo disponibili e che intendo spendere per la sicurezza della città. Ho formalmente chiesto alla Regione la possibilità di attuare una deroga straordinaria al patto di stabilità. Entro il 31 di maggio arriverà la risposta definitiva, ma se fosse negativa non avrò problemi ad andare avanti lo stesso, avviando comunque il cantiere. Con tutte le conseguenze del caso». Ossia sanzioni economiche, per nulla leggere.
I lavori costruiranno un canale di 300 metri con le stazioni di sollevamento che eviteranno in futuro, in caso di problemi idrici e di fiumi ingrossati, che le acque delle fogne non scarichino correttamente e finiscano per allagare le zone alla destra del Po. Si prevede anche la chiusura dei sottopassi di via Tiro a Segno e strada Brandina, che oltrepassano l'autostrada Torino-Savona. Il canale sarà parallelo alla linea ferroviaria con raccolta delle acque in zona Borgo Aje. A settembre ci sarà la prossima data fondamentale, quando si potrà lanciare la gara d'appalto al netto di osservazioni sul progetto. Con la speranza di aver incassato il sì della Regione alla deroga del patto di stabilità.