Galleria fotografica

MONCALIERI - Monta la preoccupazione per il futuro lavorativo dei dipendenti di Camurati Profumi. I sindacati scendono in campo rivendicando garanzie su turni, ferie e rifornimenti.

In questi giorni, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno fatto sentire la loro voce, mettendo nel mirino l’operato della direzione della storica ditta con punti vendita a Moncalieri, San Mauro e Torino. Le maestranze sindacali chiedono maggiore chiarezza sulla gestione aziendale e un confronto concreto con i lavoratori. Preoccupano gli scaffali vuoti nei negozi, con ripercussioni significative sull’immagine del marchio e sul servizio ai clienti. Infatti, tra le richieste avanzate vi è il ripristino immediato della disponibilità dei prodotti, attraverso un piano di rifornimento rapido per tutti i magazzini.

Tra le criticità evidenziate c’è l’assegnazione dei turni di lavoro, che secondo le organizzazioni sindacali viene comunicata ogni venerdì senza seguire criteri chiari. Per Filcams, Fisascat e Uiltucs serve l’introduzione di regole trasparenti basate sulle effettive esigenze produttive e sulle competenze del personale. Anche la gestione delle ferie è finita sotto accusa. I sindacati segnalano che, nonostante fosse stata promessa la possibilità di usufruire di due settimane estive continuative, il personale si trova spesso a dover rientrare al lavoro ogni pochi giorni per far fronte a presunte emergenze. In questo senso, si sollecita l’adozione di un calendario ferie vincolante, che garantisca ai lavoratori periodi di riposo effettivi e senza interruzioni.

I sindacati storcono il naso pure per certe scelte aziendali. Camurati Profumi avrebbe dato il via a nuove assunzioni, senza il coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori. Una situazione delicata, dato che, evidenziano Filcams, Fisascat e Uiltucs, è stato dichiarato uno stato di grave crisi, facendo ricorso alla cassa integrazione, all’obbligo di utilizzo delle ferie residue e al Fondo di integrazione salariale (Fis).