Quello che è successo lungo quel tratto della Torino-Savona è ancora da capire con certezza. Un drammatico incidente che si è portato via un ragazzo di appena 20 anni, Gabriele Giustetto di Moncalieri e il suo collega Alin Vancu di Carignano, 39 anni. Tornavano dal lavoro, il furgone dove viaggiavano ha sbandato ed è finito fuori strada. Morti sul colpo. E a Moncalieri il cielo è cupo da due giorni. Muore un ragazzo appassionato della vita e del suo sport: il rugby. Giocava nella squadra locale, ma era una promessa. Aveva indossato la maglia a 12 anni per la prima volta ed aveva anche fatto stage con la nazionale giovanile. Allenava i piccoli e collaborava con le scuole. Ieri, la sua squadra ha voluto dedicargli un pensiero:
"L'attitudine è una predisposizione innata per qualche tipo di attività. Nel rugby si cerca sempre quella predisposizione, al contatto, al dinamismo, al sostegno verso gli altri. Lo sport però ci insegna che quella predisposizione è qualcosa di più di un atto fisico, nel rugby per essere disposto ad affrontare un contatto sostanzialmente devi essere pronto a non averne paura, per essere dinamico devi essere disponibile al sacrificio e per essere un buon sostegno per i tuoi compagni devi saperti guardare intorno, capire chi sei e a cosa servi e metterti a disposizione degli altri.
Sono caratteristiche che se sei un bravo sportivo puoi usare tutti i giorni anche fuori dal rettangolo verde.
Sono caratteristiche che costituiscono ciò che sei, anche se hai 12 anni e indossi per la prima volta una maglia da rugby, appassionandoti a quel gioco a scuola, le plasmi sulla tua persona anche quando partendo da un piccolo club di provincia arrivi ad indossare la maglia dell'accademia nazionale, allontanandosi da casa in piena adolescenza o quando a 17 anni sei già un pilastro di una squadra di adulti.
Ad un tratto diventi esempio, ragazzini che vedono in te quella luccicanza semplice che solo pochissimi hanno.
E non la vedono solo i ragazzini perché è magnetica e non sfugge a nessuno.
Diventi, ma probabilmente lo sei sempre stato, allenatore, ed anche lì porti te stesso con la stessa predisposizione, ed i bimbi che non sanno un sacco di cose, ma il cuore delle persone lo sanno riconoscere si innamorano di te.
Noi che ai ruoli ci teniamo perché siamo una piccola comunità sportiva, non sapevamo definirti se non come il più forte di tutti.
Nella sfortuna di non averti con noi oggi impareremo che siamo stati fortunati ad averti con noi, perché quella predisposizione per te così semplice ed innata a noi ci insegna un sacco di cose.
Il sempre tuo Moncalieri Rugby".
(Foto profilo Facebook Moncalieri Rugby)