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MONCALIERI - Il rave organizzato nello stabilimento abbandonato dell’ex Ilte, a Moncalieri, si è concluso con scontri, feriti e indagini. L’evento, che ha attirato oltre 1500 giovani, è degenerato domenica pomeriggio, 23 marzo 2025, al termine della due giorni. Il momento critico è arrivato quando le forze dell'ordine sono intervenute per sequestrare le casse e il camion con cui erano state trasportate, applicando la nuova legge anti-rave voluta dal governo Meloni. Alcuni partecipanti hanno cercato di impedire l’operazione, accerchiando il furgone. Carabinieri e polizia hanno fatto disperdere il gruppo.

Il bilancio: tre carabinieri feriti e diversi manifestanti contusi. Le immagini dei giovani colpiti, diffuse sui social, hanno alimentato le polemiche. In un video si vede anche un ragazzo inseguito e fatto cadere a terra dai militari.

Sui social, sulla pagina Smash Repression Milano i partecipanti hanno raccontato la loro versione di quanto accaduto: «Noi vogliamo esprimere dissenso nei confronti del sistema marcio e oppressivo di cui siamo vittime ogni giorno. Contro la politica attuale, contro il DDL sicurezza, decreto anti-rave e zone rosse. Lo facciamo in chiave non-violenta. In pochissime ore liberiamo spazi abbandonati ridandogli vita. Evidentemente le nostre pratiche non-violente sono state poco apprezzate dalle forze dell’ordine che anche in questa occasione hanno deciso di usare la forza e i manganelli. Ciò è accaduto nonostante per tutta la durata della TAZ (Temporary Autonomus Zone) ci sia stata una chiara e pacifica mediazione tra Digos e organizzazione, cercando di mantenere l’ordine pubblico. Questa risposta violenta da parte delle forze dell’ordine è l’ennesima dimostrazione della repressione che ci opprime e non ci permette di manifestare pacificamente le nostre idee».