La tecnica è collaudata e si basa su un solo principio fondamentale: «prendi i soldi e scappa». Per utilizzarla bisogna avere buone capacità di travestimento, ottima abilità persuasiva e un’innata capacità nell’individuare il momento giusto per colpire. Doti che, secondo i carabinieri di Moncalieri e della stazione di Torino San Secondo, non mancavano certo a Jonni Dragutinovic, nomade moncalierese di 26 anni, arrestato con l’accusa di truffa, rapina impropria e lesioni.
Secondo gli investigatori sarebbe stato proprio Jonni, lo scorso 23 dicembre, a rubare 60 mila euro di gioielli a un orafo arrivato dalla Toscana per concludere un vantaggioso affare. I due uomini si erano dati appuntamento in un albergo del centro di Torino e, dopo la consegna dei preziosi, Dragutinovic avrebbe convinto l’ingenuo commerciante a scendere in strada per incassare il pagamento. Arrivati alla macchina parcheggiata davanti all’albergo, però, il truffatore era salito a bordo ed era scappato a tutta velocità assieme a un complice. La vittima, disperata, si era aggrappata alla portiera ed era stata trascinata per quasi un chilometro prima di mollare la presa.
Le immagini del circuito di videosorveglianza dell’hotel torinese hanno permesso agli inquirenti di risalire a Dragutinovic e, nel corso della perquisizione domiciliare a Moncalieri, i carabinieri hanno sequestrato l’elegante abito indossato durante la truffa, la valigetta 24ore, un orologio acciaio marca Rolex, un anello in oro, una carta d’identità francese con la foto dell’indagato, ma con generalità false e 253 banconote contraffatte da 500 euro. Le indagini, coordinate dal pm Roberto Sparagna, hanno portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Jonni, che è stata eseguita nei giorni scorsi dai militari. Adesso gli investigatori stanno verificando il possibile coinvolgimento di Dragutinovic in decine di altre truffe commesse con la stessa tecnica in tutta Italia.