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Dentro lo stabilimento dell'ex Viberti c'è una bomba ecologica. Lo certifica una relazione dell'Arpa a seguito di un sopralluogo fatto il 19 maggio scorso, dopo l'incendio che la notte del 14 maggio ha devastato i locali dell'ex archivio. E non solo, quando i tecnici dell'agenzia regionale per la protezione ambiantale sono andati dentro l'ex fabbrica, hanno trovato alcuni piccoli focolai che avevano ripreso vita dopo il disastro di pochi giorni prima. Un resoconto che ha spinto il sindaco Giampiero Tolardo a emettere un'ordinanza nei confronti della proprietà della ex Viberti, chiedendo entro trenta giorni di porre in sicurezza la zona. Pena, una denuncia.

Nella verifica effettuata nei locali della ex ditta è stato rilevato che, a seguito di furti e atti vandalici ad opera di ignoti, risultano presenti notevoli quantità di rifiuti con «vari segni di abbruciamenti», si legge del corpo dell'ordinanza del Comune, e poi oggetti metallici e di altra natura sparpagliati in diverse zone, nonchè evidenti danneggiamenti, presumibilmente derivanti dal Rave illegale intercorso nel capodanno 2016.

Sulla base di quanto rilevato, l'Arpa ha ritenuto opportuno far effettuare con urgenza la messa in sicurezza dell'area interessata all'incendio, per evitare il ripetersi di fenomeni simili. E poi la raccolta ed il corretto conferimento dei rifiuti derivati dall'incendio nonchè del resto della spazzatura persente sia all'esterno che all'interno dei capannoni e infine di predisporre controlli per evitare ulteriori intromissioni con possibili rischi per chi entra nell'ex stabilimento.