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NICHELINO - Uno stato di incertezza e agitazione per un futuro lavorativo diventato ultimamente complicato. E’ la delicata situazione che stanno vivendo una ventina di dipendenti del Centro Nuoto Nichelino di via Vittime di Chernobyl. Istruttori e assistenti (tutti con contratti a chiamata) sono pronti ad incrociare le braccia e a sospendere le lezioni, a causa dei ritardi nel pagamento degli stipendi. E’ stata saldata la mensilità di ottobre, ma ci sarebbero diversi arretrati ancora inevasi.

Nei mesi scorsi ci sono stati anche dei contatti e incontri con la presidenza della società che gestisce la piscina comunale e con il Comune, ma l’impasse non si è sbloccata. Si tratta di una crisi economica che è esplosa dopo la pandemia da covid, con le bollette schizzate alle stelle.

Della vicenda se ne è discusso pure in consiglio comunale a Nichelino. Il consigliere pentastellato, Rocco Di Vito, ha chiesto lumi sui ristori, attualmente in stand-by, delle quote versate per i corsi da istruttore di primo livello, promossi dal Comune e organizzati con la Federazione Italiana Nuoto. In assise il sindaco, Giampiero Tolardo, ha confermato che l’esecutivo sta seguendo la situazione ribadendo la concessione di contributi straordinari per coprire i mutui e come sia fondamentale per la città che l'impianto resti operativo.