Un incontro pubblico per protestare una volta in più sullo stato degli stabili popolari di via Cacciatori 21 di Nichelino (scale dall'interno 3 all'11). I residenti lunedì pomeriggio si sono riuniti per discutere delle gravi problematiche strutturali esistenti. Balconi che cadono a pezzi, guasti continui e parti di intonaco che crollano ogni giorno. Nel recente passato più volte sono stati persino chiamati i pompieri. Chiedono a gran voce interventi urgenti, per la loro sicurezza. C'è chi non esce più nemmeno sui balconi di casa propria per paura che crollino.

Nell'incontro, con la presenza dell'amministrazione comunale, si è parlato anche di possibili fondi a cui accedere per agevolare gli interventi. Ma da Atc frenano: "Gli stabili di via Cacciatori 21 a Nichelino sono tutti amministrati in regime condominiale (per la presenza sia di inquilini Atc, sia di proprietari privati). Atc è amministratore di alcune scale (in particolare la 5-7-9 e 11), mentre gli interni 13-15-17-19 sono amministrati da uno studio esterno all’Agenzia. Per gli stabili amministrati internamente, Atc ha tentato di realizzare interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico delle palazzine grazie agli sgravi previsti dal Superbonus 110%. Purtroppo, però, per ben due volte gli operatori economici che avevano presentato offerte non hanno dato seguito all'iniziativa e i progetti non sono andati in porto. L’Agenzia è naturalmente disponibile a effettuare nuovi sopralluoghi e valutare interventi di manutenzione straordinaria che, trattandosi di condomìni, devono in ogni caso essere approvati dalle rispettive assemblee". A questo proposito, nei prossimi giorni è in programma l’assemblea ordinaria e straordinaria per discutere il rifacimento del tetto e dei frontalini dei balconi in due scale. 
“Registriamo - dichiara il presidente dell'Atc Emilio Bolla - una situazione di profonda vetustà del patrimonio edilizio in gestione. Da tempo, a livello nazionale, si registrano investimenti limitati per l’edilizia sociale. L'opportunità che abbiamo avuto di utilizzare i bonus energetici, il sisma bonus piuttosto che i fondi del Pnrr ci consente di intervenire per rimettere a nuovo edifici obsoleti che presentano problemi che ricadono sull’utenza, per quanto riguarda le spese energetiche e le spese di riscaldamento. Purtroppo nel caso di via dei Cacciatori, per problemi delle imprese di costruzione, non abbiamo avuto la possibilità di sfruttare questa opportunità. Le necessità manutentive di questi stabili  – spiega Emilio Bolla - sono comunque oggetto di attenzione e costante monitoraggio da parte di questa Agenzia e i singoli interventi sono valutati alla luce delle risorse economiche disponibili e del fabbisogno manutentivo dell’intero patrimonio in gestione".