ORBASSANO - A pochi giorni dalla morte di Francesco Procopio, 57 anni, schiacciato da un armadio blindato all’interno dello stabilimento Greenthesis di Orbassano, i colleghi hanno scioperato ieri, giovedì 3 aprile 2025, per chiedere chiarezza e maggiore sicurezza sul posto di lavoro.
«Diversamente da quanto dichiarato dall’azienda nella giornata in cui è avvenuta la morte del nostro Rsu ed Rlssa, Francesco Procopio, nel corso dell’assemblea è emerso chiaramente - poiché affermato da numerosi lavoratori - che il capannone in cui è avvenuto l’incidente, almeno nelle ultime settimane, non era un'area dismessa e non accessibile, perché diversi lavoratori vi sono entrati per svolgere attività lavorativa. Gli inquirenti dovranno stabilire le cause della morte ed eventuali responsabilità», si legge in una nota sottoscritta dalla Filctem Cgil di Torino e dalle Rsu della Greenthesis.
«Noi non accettiamo che la memoria di Francesco venga infangata - aggiungono i lavoratori - diciamo a gran voce basta morti sul lavoro e più sicurezza». Per questo si è svolto uno sciopero di due ore, ieri, dalle 8 alle 10, con presidio davanti ai cancelli dell’azienda e blocco di ogni attività straordinaria. Lo sciopero di ieri non è stato solo un momento di cordoglio, ma una presa di posizione forte. I lavoratori pretendono trasparenza sull’accaduto e un impegno concreto per garantire la sicurezza.