di Ottavio Currà
Nella giornata di lunedi, 3 luglio, si sono svolti i funerali di padre Domenico Lovera, detto Padre Mimmo, conosciuto anche come "zio prete" che si è spento lo scorso 30 giugno, all'ospedale San Luigi di Orbassano. Da alcuni anni, don Mimmo operava nel centro di Spiritualità denominato “Casa di Preghiera San Camillo”, gestita da sacerdoti Camilliani, nel borgo San Vito, a Piossasco. Una perdita che ha colpito molto la comunità: don Mimmo era per molti un punto di riferimento.
Originario di Saluzzo e gemello di Gianfranco (anch'esso Camilliano) entrano giovanissimi entrambi in Seminario e il 2 luglio del 1972 vengono ordinati sacerdoti. Dopo aver fatto esperienza in varie realtà camilliane del Nord Italia arriva a Piossasco il 16 novembre del 1984 fino al giorno della sua morte.
È stato assistente spirituale del gruppo carismatico "Rinnovamento nello Spirito ". Padre Mimmo non è stato solo un prete ma un amico, un parente, un padre pronto ad ascoltarti e farti sentire amato in questa società poco attenta ai più bisognosi. Insomma,
Un faro per molti giovani e meno giovani. Il Padre della Provincia Piemontese dei camilliani, ha ufficialmente chiesto a suo fratello gemello Padre Gianfranco Lovera di continuare lui il progetto di questo centro vocazionale, punto di riferimento per tutta Italia. Padre Mimmo voleva espressamente essere ricordato con questa frase: "Padre Mimmo, un perseguitato dall'amore di Dio".