PIOSSASCO - Ancora vandali in azione. Questa volta i soliti ignoti senza rispetto per nulla hanno colpito a Piossasco, mettendo nel mirino il polisportivo locale. Sono state danneggiate delle porte, insozzati i pavimenti e i muri con delle scritte con lo spray nero.
A darne notizia, condannando l’episodio, è stata la sindaca, Simona Raneri con un lungo messaggio affidato alla sua pagina Facebook.
«Questa mattina ci siamo svegliati con la delusione e l’amarezza nel cuore. Negli ultimi giorni, il nostro polisportivo è stato nuovamente teatro di atti di vandalismo che non possiamo e non vogliamo ignorare – spiega la prima cittadina - Atti che non rappresentano solo un danno materiale, ma una ferita profonda al senso di comunità e rispetto per gli spazi che appartengono a tutti noi. A chi pensa che questi gesti possano essere un gioco, un semplice “passatempo”, voglio ricordare che non c’è nulla di divertente o leggero in queste azioni. Sono gesti punibili dalla legge e, come accaduto in altre occasioni, perseguiremo con fermezza chiunque venga trovato responsabile di simili atti. Non è ammissibile tollerare il vandalismo come fosse una bravata, perché chi distrugge il bene comune danneggia tutti noi.
Ci tengo anche a sottolineare che stiamo già riflettendo su come coinvolgere di più i giovani e i ragazzi, per renderli partecipi nella cura e nella valorizzazione degli spazi comuni».
«Vogliamo ascoltare le loro idee, coinvolgerli nelle decisioni e far sì che sentano questi luoghi come propri – conclude la sindaca - Solo con il loro contributo possiamo costruire una città più rispettosa e unita. Voglio anche rivolgere un pensiero particolare a chi, con dedizione, lavora ogni giorno per mantenere questi spazi accessibili e sicuri. Ogni volta che il polisportivo o altre aree della città vengono danneggiate, si aggiunge un peso sulle spalle di chi si impegna per la nostra città e si sottrae alla comunità stessa la possibilità di vivere in un ambiente più bello e accogliente. Insieme, come comunità, possiamo fare la differenza. Denunciare, parlare, essere uniti sono i primi passi per far capire che a nessuno sarà permesso di rovinare ciò che appartiene a tutti. Il rispetto e la cura dei nostri spazi comuni sono un valore che non possiamo sacrificare. Vi ringrazio per l’attenzione e invito chiunque abbia informazioni a collaborare con le forze dell’ordine. Uniti, siamo più forti».