Sta facendo discutere l'intervento di Sofia Zemmale durante il consiglio comunale di ieri sera, 28 settembre, in tema di integrazione. La consigliera Pd ha proposto, partendo dalla sua esperienza di madre di 4 figli, di attivare azioni volte a superare «lo scoglio della lingua nelle scuole», magari attraverso percorsi di « insegnamento della lingua araba a tutti i cittadini, bambini e adulti, interessati a studiare e a comprendere anche una cultura diversa».

Parole che hanno provocato la reazione di Michele Colaci, Fi: «Molti consiglieri di maggioranza, invece di attenersi alla discussione del Documento unico di programmazione, hanno preferito parlare delle loro esperienze personali. Evidentemente per la sinistra non è importante se i bambini hanno poca dimestichezza con l'inglese, il cinese, il tedesco, utili per il loro futuro. Ma è importante affrettarsi a imparare l'arabo, per far integrare i compagni di classe islamici».

Il capogruppo di Forza Italia ha poi concluso: «Personalmente penso che la scuola italiana dovrebbe insegnare la nostra cultura ai figli degli immigrati, e non viceversa. Aggiungo che nessuno della maggioranza ha quantomeno corretto il tiro della consigliera Zemmale, evidentemente erano d'accordo. La maggioranza non ha poi trovato il tempo di affrontare il problema della manutenzione delle scuole del nostro paese, questa sì è un'emergenza che aspetta rapide soluzioni».

La polemica, c'è da scommetterci, non finirà qui e le affermazioni di Colaci sono destinate a sollevare nuove discussioni.