RIVALTA DI TORINO - La crisi dell’automotive mette in profonda difficoltà anche il settore della logistica. E’ quello che sta succedendo alla Trasnova di Rivalta di Torino. Si tratta di un’azienda che occupa più di 100 persone sugli stabilimenti di Pomigliano, Cassino, Melfi e torinese.
L’annunciata cessazione degli impegni con il Gruppo Stellantis determinerà il rischio reale e concreto di perdita di posto di lavoro con l’inizio del nuovo anno.
Per lo stabilimento di Rivalta i lavoratori hanno dato vita a un presidio davanti alla porta 15 di Mirafiori. Andranno avanti fino a venerdì 29 novembre 2024. «Questo fatto si aggiunge ad una difficoltà nello riuscire ad immaginare una ulteriore copertura con ammortizzatori sociali ormai in esaurimento» spiegano Nicolò Infantino per FIM-CISL Orbassano e Igor Albera per FIM-CISL Torino Mirafiori.
«L’iniziativa dei lavoratori di manifestare tutta la loro preoccupazione con lo sciopero deciso nel corso dell’ultima assemblea e con il presidio ai cancelli dimostra tutta la gravità della situazione – aggiungono Infantino e Albera - Le organizzazioni sindacali nazionali unitariamente, hanno richiesto in data odierna una convocazione urgente in sede ministeriale presso il MIMIT. Sempre più urgente intervenire sul settore automotive per fermare l’effetto domino nell’indotto, occorre agire rapidamente per scongiurare un 2025 drammatico».