Insolito (e inquietante, per certi versi) ritrovamento pochi giorni fa lungo la variante del Dojrone di Rivalta. Quattro mine antiuomo, usate per le esercitazioni, erano semi sotterrate in un campo lungo un fossato. A notare qualcosa di strano è stato un volontario che stava pulendo la zona da cartacce e residui da un canale. Sulla lamiera delle scatole ecco la scritta che gli ha comprensibilmente fatto gelare il sangue: «Mina antiuomo ad azione estesa». Si trattava di una Valmara 59, usata nelle esercitazioni e quindi con una carica molto bassa. Poteva esplodere sì, ma non avrebbe causato danni a chi l'avesse casomai calpestata. La zona è stata isolata e sono partiti i controlli per capire se ce ne fossero altre nel circondario. L'arrivo degli artificieri ha poi tranquillizzato tutti, soprattutto dopo la conferma che le mine non potevano causare nulla di drammatico. Insomma, solo tanto spavento.