"Basta, non è giusto scaricare tutte le colpe su noi medici del territorio. Se  le prestazioni e i servizi  mutuabili si stanno riducendo è perché mancano specialisti e risorse per tenere aperti gli ambulatori". Lo sfogo è del vice sindaco di Nichelino, Carmen Bonino, medico di base di professione. Ha deciso di dire la sua sulla situazione attuale della sanità territoriale, molto in difficoltà con l'impennata dell'influenza e delle malattie invernali. E le polemiche si sono abbattute anche sui medici di base come lei.
"Se c’è l’epidemia virale  e i pazienti invadono i pronto soccorso, non è perché noi siamo stati assenti durante le feste di fine anno. Se non riescono a prenotare esami e visite specialistiche  non è perché noi medici non abbiamo messo le priorità sulla ricetta quando non necessaria. Oppure non ci sforziamo nella gestione di tutte le diverse patologie, anche le più serie, che necessitano di diverse competenze e esami specialistici. Se non scriviamo  i farmaci con nota che li rende mutuabili è perchè ci sono regole e limiti su cui noi siamo ogni tre mesi controllati su quanti farmaci e come prescriviamo. Noi medici di famiglia non troviamo più sostituti, perché i giovani medici non vogliono fare i burocrati con le pratiche per pannoloni, per i letti o sedie a rotelle (prima li gestiva l’Asl), gestire certificati per ogni cosa, telefonare agli specialisti per anticipare le visite spiegando il perché, oppure gestire 50-60 mail ogni giorno ( con tre ore di ambulatorio in più)".