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SANTENA - Invia al vicino di casa con il telefono delle sue foto intime, poi d’accordo col marito lo ricatta. Nei guai con la giustizia una coppia di Santena accusata di estorsione. Ieri, martedì 28 gennaio 2025, il sostituto procuratore di Torino, il dottor Paolo Toso, ha chiesto per i due coniugi una pesante condanna: quattro anni di carcere per lei e tre anni e dieci mesi per il compagno.

La vicenda risale a qualche tempo fa quando la presunta vittima ingaggia l’imputato per dei lavori di ristrutturazione. Durante il restyling, la coppia, che abita vicino a lui, gli chiede aiuto spiegando di dover affrontare alcune difficoltà economiche. L’uomo con generosità dà loro alcune somme di denaro, una volta 200 euro, la successiva 500. A quel punto l’imputata gli manda dei messaggi in una chat telefonica con delle sue fotografie nuda. Il vicino, invaghito, ricambia. E’ l’inizio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, di una estorsione pianificata dai coniugi.

Il muratore, infatti, finge di aver scoperto la liaison e incalza la presunta vittima, minacciandolo di dire tutto alla moglie dell’uomo. Con toni minacciosi e pressioni psicologiche sarebbero partite, a quel punto, le richieste di denaro, sempre più alte: fino anche a 15mila euro. Quando la situazione diventa insostenibile, il vicino denuncia l’estorsione ai carabinieri. I militari dell’Arma sequestrano i telefonini e i contanti durante una perquisizione a casa della coppia. Tuttavia, la moglie del muratore querela la presunta vittima, accusandolo a sua volta di violenze sessuali senza però riuscire a fornire le prove necessarie e anzi cadendo in contraddizione, secondo il sostituto procuratore, nel momento di raccontare tutto all’autorità giudiziaria.