In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Arma dei Carabinieri, Fondazione Vodafone Italia e Soroptimist International Club di Torino annunciano l’avvio di Mobile Angel, un progetto pilota che prevede la consegna di un device a un certo numero di donne, vittime di maltrattamenti. Il dispositivo con un sistema di allarme permette di attivare la Centrale Operativa dell’Arma dei Carabinieri, permettendo così di intervenire tempestivamente.
Nell’ambito del contrasto alla violenza di genere, il progetto Mobile Angel ha l’obiettivo di mettere a disposizione uno strumento efficace per permettere alle forze dell’ordine di poter intervenire tempestivamente. Allo stesso tempo, permette di accrescere la percezione di sicurezza da parte delle donne che in passato hanno subito violenze e maltrattamenti, nella consapevolezza di poter contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza. In questo modo, coloro che hanno subito episodi di violenza, molestie o stalking hanno la possibilità di ritrovare la fiducia necessaria a riappropriarsi della propria vita e libertà.
Il progetto, dopo una sperimentazione a Napoli, viene esteso alle città di Milano e Torino e coinvolgerà 45 donne, già vittime di episodi di violenza o stalking, che, dopo aver prestato il proprio consenso, riceveranno il dispositivo collegato a una linea dedicata della Centrale Operativa dell’Arma dei carabinieri. I dispositivi sono inoltre dotati di un sistema di localizzazione che permette alle forze di polizia più vicine di intervenire, una volta ricevuto l’allarme.
«Il progetto - dichiara il Generale Claudio Lunardo, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino - consente di accrescere significativamente la percezione di sicurezza da parte delle vittime, che possono contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza, infondendo loro serenità e fiducia e agevolando il percorso di riappropriazione degli spazi di libertà e autonomia, spesso lungamente compromessi da vessazioni, intimidazioni e violenze. Una progettualità innovativa, dunque, che guarda al futuro e che si rivolge con premurosa attenzione alla condizione delle vittime, dicendo loro chiaramente: non siete sole».