E' una tragedia immane quella che si è verificata oggi nel parco di Stupinigi a Nichelino dove un carpentiere romeno di 53 anni, residente ad Orbassano, si è impiccato perchè non pagato dal datore di lavoro. Una circostanza molto delicata che i carabinieri stanno cercando di verificare proprio in queste ore, partendo dalle testimonianze di chi conosceva bene l'uomo e gli è stato vicino fino a mercoledì sera, quando è uscito di casa ed è sparito nel nulla. La compagna ha presentato la denuncia ai carabinieri e sono stati proprio i militari dell'Arma, insieme alla polizia municipale, a ritrovare il cadavere dell'uomo.
 
«Ancora una volta un cittadino si toglie la vita per problemi economici, una vera e propria strage degli innocenti che ha registrato in Italia ben 700 suicidi tra il 2012 e il 2017 – afferma il Codacons – La Procura di Torino deve ora accertare le responsabilità dell’azienda per cui lavorava il carpentiere, allo scopo di verificare se, come sembra emergere in queste ore, vi siano stati mancati pagamenti o altri comportamenti che abbiano spinto l’uomo a compiere il gesto estremo. In caso di omissioni da parte dell’azienda, i titolari dovranno essere indagati per istigazione al suicidio».
 
Anche la politica si sta interessando al caso. «Colpisce la notizia dell’operaio trovato impiccato perché l’azienda da tempo non lo pagava. Per lo più era romeno, a dimostrazione che l’Italia non versa nelle condizioni economiche per poter supportare ulteriormente chi viene nel nostro paese con l’intenzione di integrarsi - commenta Augusta Montaruli, deputata di Fratelli d’Italia, che annuncia - sarò presente al funerale. Credo che le vittime della crisi vadano ricordate da chi ha ruoli nelle Istituzioni, perché solo così quell’atto estremo di disperazione non sarà vano e ci ricorderà che il buonismo anche in tema di immigrazione fa vittime».
 
«La crisi non discrimina tra Italiani e stranieri regolari, tutti vittime di un’economia impantanata. Peccato che i fan dell’immigrazione incontrollata non abbiano risposte per i tanti che soffrono in silenzio senza protestare, hanno invece attenzioni solo per i finti profughi con lo smartphone con cui si arricchiscono le coop del business-accoglienza», aggiunge Maurizio Marrone, dirigente nazionale FDI.