Una sentenza della cassazione pubblicata  ad agosto 2023 per la prima volta stabilisce che tutte le multe prese con autovelox in situazioni in cui il cartello con il limite di velocità è collocato a meno di 1 km dalla telecamera, sono nulle. 

Ossia, se il conducente non ha uno spazio sufficiente per rallentare facilmente, il ricorso contro il verbale ha ottime possibilità di essere accolto. 

Vale per tutti? Non proprio. La Cassazione ha spiegato che la regola vale solo se la postazione dell’autovelox si trovi fuori dai centri abitati e il limite di velocità previsto sia inferiore rispetto a quello consentito, in via generale, dal codice della strada per quel tipo di strada (Ad esempio i 90 km/h per le strade provinciali siano diminuiti a 70) 

Il limite di 1 chilometro vale anche quando la segnaletica che prescrive una velocità inferiore rispetto al codice non è che la ripetizione di un precedente cartello, anch’esso riportante lo stesso limite.

Ad esempio, su una provinciale dove il limite di velocità è 70 km/h in luogo dei 90 (ad esempio l'autovelox di Carignano sulla provinciale 20). Se Il limite venisse indicato con due cartelli identici, distanti l’uno dall’altro 900 metri, ha valenza il secondo cartello e non il primo. La Cassazione ribadisce anche l’obbligo di apporre il cartello con la velocità e l’avviso del controllo dopo ogni intersezione.