Sarà una Pasquetta diversa e speciale quella del 10 aprile all’Ippodromo di Vinovo, perché andrà in scena la sessantesima edizione del Gran Premio Costa Azzurra, la corsa di maggior richiamo per l’impianto piemontese. L’appuntamento che evoca sentimenti, passione ed emozioni del mondo dell’ippica è il più importante della stagione torinese delle corse ippiche, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino.

Sarà proprio nella sede aulica della Città metropolitana, Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, in via Maria Vittoria 12, che martedì 4 aprile alle 11,30 si terrà la conferenza stampa di presentazione del “Costa Azzurra” e degli altri grandi appuntamenti della stagione 2023.

Il Gran Premio in programma quest’anno a Pasquetta da sempre richiama i protagonisti del panorama ippico internazionale. Nell’Albo d’Oro della corsa figurano nomi come quello dello statunitense Firestar, allievo di Gioacchino Ossani, che nel 1963 vinse la prima edizione. Dieci anni più tardi il primo cavallo italiano a portarsi a casa l’ambito premio fu Carosio, pupillo di Giancarlo Baldi. Da sempre il Costa Azzurra lega il suo prestigio a quello dei suoi protagonisti, da The Last Hurrà a Ideal Du Gazeau, ai torinesi Ghenderò, Esotico Prad, Uniforz, La Dany Bar, Napoleon Bar, quest’ultimo vincitore di due edizioni, nel 2012 e 2014, e secondo l’anno successivo quando a tagliare per primo il traguardo fu Pace Del Rio, condotto da Santo Mollo, vincitore anche dell’edizione 2018 con Tamurè Roc, la femmina della scuderia Sant’Eusebio. A proposito di femmine, come non citare Moni Maker, una delle più vincenti sul piano internazionale? Così come è d’obbligo ricordare il vincitore uscente Vernissage Grif, quest'anno assente.

Nella giornata del Costa Azzurra il parterre torinese cambia abito e indossa quello delle grandi occasioni, trasformandosi in un teatro in cui tutti sono impegnati ad ammirare gli assoluti protagonisti a quattro zampe. Coprotagonisti diventano i driver, sia quelli dai nomi altisonanti sia chi cerca un posto al sole.

Come in tutte le grandi occasioni c’è spazio anche per i sogni. Quello di questa edizione porta il nome di Agrado, pupillo di Francesco Di Stefano, un giovane driver di soli 29 anni, molto ambizioso, alla rincorsa del sogno di una vita nella città che lo ha adottato.