NICHELINO - “Delirio a due” con Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, in scena domenica 19 gennaio e già sold out, è un piccolo capolavoro del Teatro dell’Assurdo, un irresistibile scherzo teatrale tipico del miglior Ionesco, dove la cornice comica e beffarda e il funambolismo verbale fanno comunque trasparire una società che affoga nella tragedia quotidiana e nella sconcertante gratuità dei comportamenti e dove il linguaggio, anziché essere strumento di comunicazione, è un ostacolo che allontana e divide.
Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, guidati da Giorgio Gallione, prestano a “Delirio a due” la loro naturale bizzarria, il talento imprevedibile e mai convenzionale, il gusto per il capovolgimento improvviso, disegnando una situazione che è la perfetta, amara metafora dell’oggi, dove riso e sorriso evidenziano ancor più la banalità quotidiana, il conformismo, le paure di una società inaridita e patologicamente insoddisfatta di sé.
Nella commedia domina il paradosso e il grottesco e la perenne, futile, incessante lite tra Lui e Lei, ridicole marionette umane imprigionate nella ragnatela di un ménage familiare annoiato e ripetitivo. Il tema del contendere è sempre e solo un pretesto: la chiocciola e la tartaruga sono o non sono la stessa bestia? Un grimaldello assurdo (ma che i due vivono come fondamentale) che fa da trampolino a un dialogo sempre più serrato, funambolico e bellicoso, che presto raggiunge le vette di un nonsense da comica finale, di un tragicomico Hellzapoppin domestico. Tutto ciò mentre all’esterno della casa infuria una misteriosa guerra civile che i due, sordi e ciechi alla realtà, quasi non percepiscono, impermeabili alle bombe che esplodono, alle sparatorie che echeggiano nella via, alle stragi, ai muri e ai soffitti che crollano.
La potenza comica ed eversiva di Ionesco arriva in questa pièce a risultati geniali e tragicomici e la naturalezza surreale con la quale l’autore costruisce dialoghi e situazioni di questo cinico gioco al massacro diventa, poco a poco, un formidabile strumento di analisi e critica di una società ottusa e urlante, troppo spesso incapace di afferrare il senso di ciò che le accade intorno, addirittura compiaciuta della propria grettezza.
Info
Domenica 19 gennaio, ore 21 (sold out)
Di Eugène Ionesco
Con Corrado Nuzzo e Maria Di Biase
Regia Giorgio Gallione
Traduzione di Gian Renzo Morteo
Scene e disegno luci Nicolas Bovey
Costumi Francesca Marsella