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SANTENA - Il panettone artigianale preparato dal santenese, Sergio Scovazzo, premiato da Gambero Rosso. La creazione realizzata dall’artigiano, che ha vinto nel 2022 il concorso «Una mole di panettoni», ha conquistato i giudici della prestigiosa casa editrice italiana specializzata in enogastronomia.

«Come ogni anno abbiamo voluto organizzare una grande degustazione per assaggiare e valutare le campionature dei tantissimi artigiani italiani che ci hanno voluto dare un’anticipazione della loro produzione – spiegano da Gambero Rosso - Per il contest sono stati coinvolti oltre 220 produttori del dolce di fine anno. Parametri: uso esclusivo del lievito madre, assenza di additivi, conservanti ed emulsionanti, un minimo di distribuzione in Italia, anche attraverso e-commerce. All’appello hanno risposto 127 realtà tra pasticcerie, forni, gelaterie, gastronomie e pizzerie, che hanno offerto un interessante spaccato della produzione artigianale nazionale e dei diversi “stili” che può avere un panettone classico».

Per gestire il blind test, è stata organizzata una semifinale con 4 commissioni, ciascuna con un panel composto da esperti assaggiatori, professionisti del settore e almeno un pasticciere, che hanno degustato alla cieca più di 30 panettoni. I prodotti che hanno ricevuto i punteggi più alti dalle 4 commissioni sono stati assaggiati il giorno successivo in una finale che ha decretato la lista dei campioni.

Questa la motivazione del premio a Sergio Scovazzo: «La continua ricerca dell’artigiano santenese Sergio Scovazzo non si ferma allo studio di nuovi impasti speciali o agli innovativi metodi di confezionamento che prolungano la vita dei prodotti da forno. Un simile sforzo viene profuso dal bakery chef anche nel campo dei grandi lievitati, con riconoscimenti non indifferenti: il panettone di Grano riesce oggi a conquistare una posizione in graduatoria scavalcando maestri illustri. Il suo galup, preparato con materie piemontesi di prima scelta (burro di latteria, uova da galline allevate all’aperto, miele di un piccolo apicoltore locale) e coronato da una glassa non croccante impreziosita da gustose mandorle Tuono siciliane, si sviluppa in modo sobrio per poi esibire una faccia giallo ocra scavata da un’alveolatura irregolare, caratterizzata da alcune “caverne” e ricca di frutta. La vaniglia al naso sfugge un pochino, come la palette aromatica degli altri ingredienti, mentre si impone un retrolfatto burroso e di lievito coerente con il palato, altrettanto introverso. Arancia e limone canditi di medio livello, struttura priva di difetti».