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BEINASCO - L’ipotesi di un nuovo inceneritore a servizio della Regione Piemonte o dell’ampliamento del termovalorizzatore che si trova al Gerbido, sotto il Comune di Torino, al confine con i Comuni di Beinasco, Grugliasco, Orbassano, Rivalta e Rivoli, sta facendo molto discutere. Il mondo della politica è spaccato.

Sulla vicenda è intervenuto, prendendo una posizione chiara, anche il sindaco di Beinasco, Daniel Cannati: «Da primo cittadino, ma soprattutto da beinaschese, ho espresso le mie perplessità sull’ipotesi di ampliamento del termovalorizzatore del Gerbido di cui si sta discutendo in questi giorni, caldeggiato da molti ambienti del centrosinistra torinese e metropolitano. Una posizione che, al momento, ci vede da soli, non per ideologia né per ottusità, ma per rispetto nei confronti dei cittadini. So bene che l’impianto è gestito con rigore, che le emissioni sono sotto controllo e che in questi anni abbiamo lavorato con attenzione accanto agli organi di controllo per un monitoraggio serio e costante della qualità dell’aria. Non posso però dimenticare il mancato rispetto degli accordi di programma presi undici anni fa: senza ripartire da qui al nostro territorio non si può chiedere di più!».

«È necessario risolvere i nodi dello spostamento della Servizi Industriali (ora Greenthesis) e senza un piano della logistica che alleggerisca il traffico sul nostro territorio diventa impossibile anche solo discuterne – ha aggiunto Daniel Cannati - È da 20 anni che sento parlare di questi temi: spero di non trovarmi da solo a combattere questa battaglia! Confido che i miei colleghi sindaci possano condividerla ed è questo il tema su cui lavorerò già a partire dai prossimi incontri».