BEINASCO - Dal Consiglio Regionale arriva il primo stop al raddoppio del termovalorizzatore del Gerbido. Soddisfatto il sindaco di Beinasco, Daniel Cannati, contrario all'ampliamento dell'impianto. Approvato a larga maggioranza l'ordine del giorno presentato dal consigliere regionale della Lega Andrea Cerutti. Si procederà con uno studio ambientale indipendente.
Nella seduta di ieri, martedì 11 marzo, il Consiglio Regionale ha approvato con ampia maggioranza l'ordine del giorno numero 138 proposto da Andrea Cerutti, consigliere regionale della Lega, che impegna l'Autorità Regionale dei Rifiuti Piemonte a commissionare un nuovo studio ambientale sull'ampliamento del termovalorizzatore del Gerbido. L'analisi dovrà essere affidata a un ente pubblico terzo e indipendente, condizione necessaria per proseguire nell'iter autorizzativo del progetto. Un passaggio importante che ha raccolto il sostegno trasversale delle forze politiche: oltre al centrodestra, hanno votato a favore anche i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Stati Uniti d’Europa. Il Partito Democratico, promotore dell'ampliamento presso il Consiglio Comunale di Torino, si è spaccato: quattro consiglieri hanno votato contro e altrettanti non hanno partecipato al voto.
«Con il voto di ieri il Consiglio Regionale ha dato voce alle legittime preoccupazioni dei territori coinvolti - ha commentato il consigliere Cerutti - Non siamo contrari ideologicamente agli impianti, ma non possiamo fare scelte affrettate su un tema così delicato che incide sulla qualità ambientale, sulla salute dei cittadini e sulla fiducia nelle istituzioni. Sono soddisfatto che quasi tutti i colleghi consiglieri abbiano capito l’importanza di questo passaggio di buon senso, mentre resta incomprensibile la contrarietà del Partito Democratico a uno studio ambientale, dopo i tanti proclami sull’ambiente che abbiamo sentito da loro. Di che cosa hanno paura? Lo spieghino agli elettori, che aspettano da loro una risposta chiara».
Il sindaco di Beinasco, Daniel Cannati, tra le voci più critiche al progetto, si è detto soddisfatto di questo primo stop: «Ringrazio il consigliere Cerutti per aver rappresentato Beinasco e i comuni limitrofi. Chiediamo rispetto per i territori che hanno già fatto sacrifici in questi anni di fronte a promesse non rispettate - ha detto il primo cittadino con un riferimento alle mancate compensazioni come lo spostamento della ex Servizi Industriali, ora GreenThesis, previsto nelle compensazioni per la costruzione dell’impianto di TRM e mai realizzato - Chiediamo che si proceda con la massima trasparenza e con un approccio scientifico, evitando di compromettere ulteriormente il territorio con decisioni non sostenute da adeguati supporti tecnici e valutativi». Lo studio, che dovrà essere commissionato dall’Autorità dei rifiuti, da affidarsi a enti universitari pubblici, valuterà non solo l’impatto ambientale dell’ampliamento del Gerbido, ma anche le azioni necessarie per riequilibrare le mancanze del passato e compensare adeguatamente un'eventuale nuova estensione.