CANDIOLO - «Ho presentato un’interrogazione con la quale chiedo all’Assessore regionale alla Sanità di fare chiarezza sul tema dell’utilizzo presso l’Irccs di Candiolo del Cyberknife, un sistema di radioterapia stereotassica che utilizza un robot in grado di somministrare dosi elevate di radiazioni in un numero ridotto di sedute, riducendo il danno ai tessuti sani circostanti e assicurando che le radiazioni siano dirette esattamente al bersaglio desiderato. Voglio, infatti, capire se sia vero che la Regione non abbia previsto la convenzione per l’utilizzo di questo sistema all’avanguardia nel trattamento dei tumori e, in caso affermativo, quali siano le motivazioni alla base di tale scelta. Inoltre, voglio sapere se si sia tenuto conto dell'impatto di questa decisione sulla qualità e sull'accessibilità delle cure oncologiche per i cittadini piemontesi, se sia stata condotta una valutazione sui costi che la Regione sosterrà per l’invio dei pazienti in Lombardia rispetto alla possibilità di garantire il servizio direttamente in Piemonte e, infine, se la Regione intenda ripensare alla possibilità di attivare il Cyberknife presso l’Irccs di Candiolo per evitare la dipendenza da strutture extraregionali», dichiara la consigliera regionale del Partito Democratico, Laura Pompeo.
«Nel 2023 – spiega la Consigliera regionale del Partito Democratico - era prevista l'installazione di un'apparecchiatura Cyberknife per la radiochirurgia oncologica, ma una successiva Delibera della Giunta comunale di Candiolo del febbraio 2025 ha modificato questa previsione, convertendo l'edificio destinato al Cyberknife in spogliatoi per il personale. Questa scelta deriverebbe dalla decisione della Regione di non attivare più il servizio a Candiolo, optando, invece, per il per il convenzionamento con strutture extra regionali. Mi attendo che l’Assessore Riboldi motivi questa scelta – conclude Laura Pompeo – È, infatti inaccettabile che i cittadini piemontesi debbano affrontare viaggi onerosi e lunghe attese per cure che potrebbero essere fornite in Piemonte, in un centro all’avanguardia come il polo sanitario di Candiolo. L’assenza del Cyberknife all’Irccs di Candiolo non solo crea gravi disagi, ma incentiva anche la migrazione sanitaria passiva verso altre regioni».