SANTENA - È stato lanciato ufficialmente il progetto «Oltre Collina Torinese», la nuova Comunità Energetica Rinnovabile (CER) a guida pubblica che coinvolgerà sedici Comuni dell’area sud-est della Città metropolitana di Torino. Un’iniziativa ambiziosa che punta a rendere le comunità locali protagoniste della transizione ecologica attraverso la produzione, condivisione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. «Santena, pur non essendo formalmente capofila dell’atto costitutivo, è stata il motore propulsore del progetto, la prima amministrazione a credere fortemente nella nascita della CER e a farsi promotrice e portavoce di questa sensibilizzazione tra gli altri Comuni del territorio» spiegano dal Comune.
«Il Comune di Santena ha creduto fin da subito in questa opportunità e siamo orgogliosi di essere stati i primi ad approvare la delibera in Consiglio Comunale – afferma il sindaco Roberto Ghio –. Abbiamo fatto da apripista, coinvolgendo e sensibilizzando le altre amministrazioni, perché riteniamo che un futuro sostenibile si costruisca insieme. Il voto unanime del nostro Consiglio (16 su 16) è il segno concreto della convinzione con cui tutta la città guarda a questa sfida. Oggi raccogliamo i frutti di un impegno che parte da lontano e che ci vede protagonisti di un cambiamento reale». La Comunità Energetica “Oltre Collina Torinese” rappresenta un’azione concreta verso l’autosufficienza energetica, con ricadute ambientali (riduzione delle emissioni di CO2), economiche (abbattimento dei costi energetici) e sociali, grazie alla natura mutualistica dell’iniziativa, che tutela i soggetti più deboli e combatte la povertà energetica.
«Siamo felici di aver acceso una scintilla che ora coinvolge sedici Comuni – dichiara Ugo Trimboli, assessore all’ambiente di Santena –. Con questa iniziativa vogliamo promuovere una nuova cultura dell’energia, fondata sulla partecipazione attiva dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni. La CER è un’occasione straordinaria per produrre energia pulita e generare valore sociale. Speriamo che tanti cittadini decidano di aderire: più siamo, più possiamo fare la differenza». La CER è un soggetto giuridico no profit aperto alla partecipazione di cittadini, PMI, enti pubblici, associazioni e realtà del terzo settore. Non richiede la proprietà di un impianto fotovoltaico né la modifica del fornitore di energia: l’energia prodotta verrà condivisa in base ai consumi e quella in eccesso immessa nella rete nazionale, generando benefici distribuiti. I Comuni coinvolti sono: Chieri (capofila amministrativo), Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carignano, Marentino, Moriondo Torinese, Pecetto, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena, Trofarello e Villastellone. A partire dalle prossime settimane saranno organizzati eventi pubblici di presentazione per informare cittadini e imprese sui vantaggi della CER e sulle modalità di adesione. Il percorso si avvarrà anche dell’esperienza della CER Roero, già attiva in Piemonte, e sarà accompagnato dalla redazione dello statuto e dalla firma dell’atto costitutivo.