CARIGNANO - Con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno illustrato dal vicesindaco, Jacopo Suppo, il Consiglio della Città Metropolitana di Torino ha chiesto al Parlamento di rimediare al mancato finanziamento per la messa in sicurezza di tre importanti ponti della rete viaria metropolitana, da costruire ex novo: il ponte lungo la provinciale 92 tra Castiglione Torinese e Settimo Torinese, quello sulla provinciale 122 a Carignano e quello della statale 565 pedemontana tra Baldissero Canavese e Strambinello in località Ponte Preti.
Città metropolitana chiede con forza ai parlamentari eletti in Piemonte e alla Regione Piemonte di sensibilizzare il Governo affinché, nell’ambito dell’imminente approvazione del decreto «Milleproroghe», vengano nuovamente inseriti i tre ponti nell’elenco delle opere da finanziare. Da Torino si chiede un sostegno pure a tutte le forze politiche in vista di iniziative insieme ad Anci Piemonte, Anci Ali e Uncem Piemonte e le altre associazioni di enti locali, per ottenere le risorse necessarie per riprendere la realizzazione di «opere attese da anni e per le quali il lavoro di concertazione e progettazione svolto fino ad ora non può essere vanificato».
«Siamo fortemente preoccupati per questa situazione di incertezza e di depauperamento di investimenti. - ha sottolineato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo nell’illustrazione del documento - Il nostro ente nel 2018 aveva richiesto e ottenuto un finanziamento di 66 milioni di euro per la manutenzione straordinaria di sette ponti e la realizzazione di tre ponti ex novo. Ad oggi, delle dieci opere finanziate, sette risultano realizzate o con lavorazioni in corso d’opera, mentre siamo nella fase di progettazione per i tre ponti nuovi. Proprio su questi, al momento, il Governo ha azzerato il finanziamento. Va considerato - ha aggiunto Suppo - che negli ultimi anni per i tre ponti da realizzare ex novo ci sono state numerose richieste da parte delle amministrazioni locali: le infrastrutture attuali non sono più in grado di sopportare l’elevato numero di mezzi, soprattutto pesanti, che quotidianamente attraversano i territori».