TORINO SUD - E’ diventata un caso politico, e non solo, la decisione della Regione Piemonte di chiudere alcune linee degli autobus per razionalizzare i costi. Tra quelle soppresse ci sono anche quelle della Bus Company che trasportano i lavoratori da Torino alla Teksid di Carmagnola e da Carmagnola allo stabilimento Stellantis di Mirafiori.
«Una decisione che pagheranno ancora lavoratrici e lavoratori che già la “riduzione costi” la subiscono da anni sul proprio posto di lavoro da un'azienda che non fa investimenti e assunzioni cercando di risparmiare anche sulle pulizie, sulle mense e sulle condizioni di lavoro per continuare a garantire gli alti dividendi ai suoi azionisti» tuonano i sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Agqf, che aggiungono: «Senza contare l'impossibilità di alcuni lavoratori di poter raggiungere il posto di lavoro per la mancanza della patente o di un mezzo alternativo, il che graverà drammaticamente su di loro e sulle loro famiglie». I sindacati Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Agqf hanno chiesto un incontro con le due aziende e gli assessorati regionali competenti.
Sulla vicenda è intervenuta Sarah Disabato, capogruppo regionale del M5S: «La Regione Piemonte garantisca trasporti pubblici adeguati ai lavoratori e alle lavoratrici del gruppo Stellantis. Abbiamo presentato un ordine del giorno collegato al bilancio per incrementare i fondi destinati all’Agenzia della Mobilità Piemontese e scongiurare il taglio delle linee di trasporto pubblico 259TK Torino - Carmagnola Teksid e 259 Carmagnola - Torino Stellantis, che servono i dipendenti. Nei giorni scorsi, infatti, la società che gestisce le tratte ha comunicato la soppressione dal 3 marzo delle due corse, giustificandolo con la necessità di “garantire la sostenibilità economica del Contratto di trasporto vigente”. Siamo al fianco dei sindacati dell’area torinese nel chiedere il mantenimento del servizio. In una situazione già estremamente complicata ed incerta, non possiamo chinare il capo di fronte a tagli che avranno ripercussioni economiche e non solo sui lavoratori e sulle lavoratrici. Per non parlare dell’impatto ambientale, visto che i dipendenti saranno costretti ad utilizzare il mezzo privato per recarsi sul posto di lavoro. L'ennesima sforbiciata sul trasporto pubblico a causa delle politiche inadeguate del Centrodestra. Auspichiamo che almeno questa volta la Giunta Cirio decida di tendere la mano a lavoratori e lavoratrici. Sul settore automotive non ci possiamo permettere altri passi falsi».