TORINO - «Non c’è sicurezza, senza rimpatri», questo il testo dello striscione esposto nella serata di martedì 12 Novembre dalla Passerella Olimpica del Lingotto da Gioventù Nazionale sezione D’Annunzio. Con questa iniziativa simbolica i giovani di Fratelli d’Italia hanno voluto porre l’attenzione sul livello di insicurezza che attanaglia la città e contestare le recenti decisioni di alcuni Tribunali di rinviare alla Corte di Giustizia Europea il Decreto del Governo sui rimpatri.
«Interi quartieri della nostra città sono immersi nel degrado e nell'illegalità. Spacciatori e delinquenti si aggirano ormai indisturbati in molte zone di Torino dove, a causa delle folli politiche di accoglienza adottate nel passato, le istituzioni cittadine hanno perso sempre più terreno - si legge in una nota diramata dal movimento - con questa iniziativa abbiamo voluto porre l’attenzione sul tema sicurezza nella nostra città e contestare le recenti decisioni di alcuni Tribunali. Gli sforzi del Governo volti a porre un argine alle derive causate dall’immigrazione selvaggia in passato, rischiano ora di essere vanificati. Chi viene in Italia al solo scopo di delinquere deve essere rimpatriato nel paese di origine. Non possono esserci dubbi su questo: non c’è sicurezza, senza rimpatri».
Sul punto è intervenuto anche il Consigliere di Fratelli d’Italia Raffaele Marascio: «Torino sta diventando una città sempre più insicura. Il quartiere Lingotto è uno dei primi a subire le conseguenze negative di un modello di accoglienza folle e sconsiderato adottato in passato. Di fronte a questo scenario, le istituzioni cittadine non possono rimanere indifferenti. L’operato del Governo in questa direzione va sostenuto, non ostacolato».