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MIRAFIORI - Venerdì 21 marzo, alle ore 10, allo stabilimento Stellantis di Mirafiori, porta 2, si terrà la manifestazione «Salviamo Mirafiori, salviamo il lavoro». Alle 14.30 l’iniziativa vivrà un secondo momento clou al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino dove si discuterà di «Lavoro e Mobilità Sostenibile – Il Futuro del Settore Automotive Europeo».

«Torneremo davanti ai cancelli di Mirafiori insieme al gruppo parlamentare europeo The Left per chiedere risposte e investimenti a tutela della piena e buona occupazione nella transizione ecologica del settore automotive – spiegano Alice Ravinale, presidente del gruppo consiliare regionale Alleanza Verdi Sinistra, e Sarah Disabato, consigliera regionale di M5S - Mirafiori è al diciottesimo anno di cassa integrazione e il green deal che la destra continua a demonizzare non c’entra: quella in corso è una crisi indotta da scelte finanziarie e industriali che hanno volutamente sacrificato i posti di lavoro sull’altare dei profitti. Inoltre, il piano d’azione per rilanciare il settore dell’automotive presentato dalla Commissione europea è assolutamente insufficiente».

«Occorre che le istituzioni, a partire da quelle europee che in queste ore stanno varando un piano monstre sugli armamenti, tornino a fare politiche industriali lungimiranti, climaticamente e socialmente sostenibili – continuano Ravinale e Disabato - Siamo particolarmente felici per la presenza di Yolanda Diaz, vicepremier spagnola che ha avuto un ruolo cruciale nella riforma che ha introdotto in Spagna la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario: un cambio di paradigma necessario, oggetto di una proposta di legge delle opposizioni e che è anche il punto più avanzato dalla piattaforma sindacale per il rinnovo del CCLN del settore metalmeccanico in discussione in queste settimane. All’evento saranno presenti il Presidente Giuseppe Conte, il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, europarlamentari, deputati, senatori, Consiglieri regionali e comunali. Facciamo sentire la nostra voce a Bruxelles e alle Istituzioni nazionali e regionali».