MONCALIERI - E’ iniziato nel migliore di modi il Festival dei Diritti di Moncalieri, un momento di riflessione, informazione, sensibilizzazione e confronto su temi di grande rilevanza per la comunità locale e non solo.
«Il dibattito è stato un'importante occasione per informare i cittadini su un tema spesso oggetto di pregiudizi e disinformazione, con l'obiettivo di promuovere una cultura di rispetto, inclusione e diritti per tutti – ha commentato Davide Di Mauro dell’Associazione Luca Coscioni – Micaela Ghisleni e Piero Trabucco per le Famiglie Arcobaleno in Piemonte, So Budet e per l’associazione Quore hanno condiviso le loro esperienze personali, aiutando a rompere stereotipi e pregiudizi e offrendo preziosi spunti di riflessione e hanno portato testimonianze preziose sul tema della Gestazione per Altri».
Un ringraziamento speciale è andato da parte degli organizzatori alle istituzioni, alle assessore, Alessandra Borello e Antonella Parigi, per il loro supporto, collaborazione e presenza, al personale della biblioteca Arduino, e al sindaco, Paolo Montagna. «Grazie a questa collaborazione, che nasce dalla sottoscrizione del sindaco per la proposta di legge regionale Liberi Subito, Moncalieri si conferma una città aperta al dialogo e alla promozione dei diritti civili – conclude Di Mauro – Il Festival dei Diritti prosegue il 28 novembre alle 18 con un dibattito sul tema dell'aborto e dei diritti per tutte e tutti».
In particolare in via Cavour, in biblioteca si parlerà di: 46 anni di legge 194. Ci sarà un focus sul diritto all’aborto in Italia e le criticità applicative e normative della legge e al diritto all’interruzione volontaria di gravidanza, uno sguardo alle conquiste sociali, alle difficoltà di accesso ai servizi e alle proposte che mirano a garantire un pieno accesso ai diritti. Interverranno Giulia Crivellini (avvocata e attivista per i diritti Civili, membro di giunta dell’associazione Luca Coscioni) con Ludovica Poli (professoressa associata di diritto internazionale dell’Università di Torino) e Carla Quaglino (copresidente della Casa delle Donne di Torino).