MONCALIERI - «Da dieci anni continuano le stesse polemiche stucchevoli sul nuovo ospedale dell'Asl To5. Ora le polemiche, oltre che noiose, sono diventate anche inutili, perché l'iter è avviato e non si torna più indietro. Se ne facciano una ragione». Così il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco, sulle polemiche di alcuni sindaci sulla costruzione del nuovo ospedale dell'Asl To5 a Cambiano.
«Si contesta il fatto che l'area di Cambiano recuperi l'80% di area compromessa, ma occupa anche il 20% di area verde. Dato che invece l'area di Moncalieri avrebbe occupato il 100% di area agricola di pregio ed esondabile, bene ha fatto la Regione a scegliere l'area di Cambiano invece di quella di Moncalieri». E sulle scadenze i tempi dell'iter sono stati rispettati: «E' stato individuato il posto, si è proceduto con l'affidamento della progettazione, che è partita, e ora sono stati creati i rendering del progetto, il tutto nei tempi previsti. Questo mi fa ben sperare per il futuro, anche se per un progetto così imponente il ritardo per qualche contrattempo è sempre possibile».
La nuova struttura sarà grande 80.000 metri quadrati, disporrà di 543 posti letto, di cui 32 dedicati alla terapia intensiva, sette sale operatorie standard, due sale dedicate alle emergenze e una sala ibrida, 63 ambulatori di base e specialistici, un parcheggio con 1300 posti auto.
«Ovviamente, prima dell'entrata in funzione della nuova struttura sanitaria, dovrà essere affiancata una nuova viabilità. Perché l'accessibilità all'ospedale da Moncalieri è decisamente comoda, mentre si dovrà migliorare sia quella proveniente dal Chierese, con il potenziamento della provinciale 122, sia quella dal Carignanese e dal Carmagnolese, con la realizzazione della circonvallazione Villastellone-Santena, con sbocco in prossimità del nuovo ospedale. Interventi e opere che non devono vedere l'impegno della sola Regione Piemonte, ma anche quello determinante della Città metropolitana».