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TORINO SUD - Clima di festa e atmosfera d’altri tempi, oggi, mercoledì 12 marzo, nell’atrio delle carrozze di Palazzo Lascaris da poco restaurato, dove le maschere tradizionali di una quarantina di Comuni piemontesi si sono date appuntamento per essere ricevute dal presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e prendere parte all’evento Maschere a Palazzo. «In un mondo sempre più globalizzato – ha dichiarato il presidente Nicco accogliendole – il Carnevale diventa occasione per far festa, ma anche per stare insieme e socializzare: le maschere, poi, rappresentano una sorta di baluardo per valorizzare e tramandare storia e tradizioni di ogni singolo Comune».

Tra nobili e popolani, principi azzimati, dame imparruccate e artigiani con i propri strumenti di lavoro, le maschere e i loro accompagnatori hanno avuto l’opportunità di visitare le sale auliche al piano nobile – la Sala dell’Ufficio di presidenza e l’Ufficio del presidente, la Sala delle gesta di Sansone e quella delle Allegorie – oltre alla mostra Orizzonte bianco, allestita al piano terra, nella Galleria Spagnuolo. «Palazzo Lascaris – ha ricordato Nicco – è la casa di tutti i piemontesi, sempre aperto a chi intenda visitarlo». All’iniziativa erano presenti le consigliere Marina Bordese e Gianna Pentenero oltre ad alcuni sindaci, assessori e consiglieri comunali dei Comuni rappresentati.

Per la zona Sud della Città metropolitana di Torino hanno preso parte all’evento le maschere Brindor e Caterinetta e la Lavandera ed ij Lavandè d’ Bertula di Torino, Monsù Sparo e Madama Tomatica di Cambiano, Re Peperone e la Bela Povronera di Carmagnola, la Bela Cossotera e il Cossote di La Loggia, il Gavasè di Macello, il Conte Mombello Ugonetto e la Contessa Agnesina Gorreno di Moncalieri, Martin e Mariana della borgata Borgo San Pietro di Moncalieri, Madama Farina e Monsù Panatè di Nichelino e Stupinigi, la Contessa Orsini e il Polentè e la Polentera di Orbassano, le Casulette di Piobesi Torinese, l’Asilè e l’Asilera di Piossasco, Pero Barba e Magna Danda di Poirino, il Nobile del Castello di Revigliasco, la Bela Sparsera e so’ Ciatarin di Santena, i Conti di Vagnone di Trofarello, la Bela Polajera e il Cucaeuv di Vinovo.