NICHELINO - Rischiano di costare care le parole contro la premier, Giorgia Meloni, espresse durante un concerto a Stupinigi dal leader dei Placebo. Diffamazione e vilipendio delle istituzioni. Sono le accuse mosse a Brian Molko, il frontman della celebre band inglese.
I fatti risalgono all’11 luglio del 2023. Nell’intervallo tra alcune canzoni, il cantante del gruppo rock aveva insultato dal palco la Presidente del Consiglio, apostrofandola con termini «pesanti», come «fascista» e «nazista». Frasi annotate dalle forze dell’’ordine e poi segnalate al Ministero di Giustizia. Questo perché per perseguire il reato di vilipendio delle istituzioni, che prevede una pena pecuniaria, è necessaria una autorizzazione specifica.
Il via libera al procedimento giudiziario è arrivato in queste ore. Per Brian Molko, gli inquirenti, hanno chiesto anche l’applicazione del terzo comma dell'art. 595 c.p. che prevede un'aggravante ad effetto speciale per il caso in cui l'offesa venga recata «col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità».