ORBASSANO - Oltre che con la proiezione cinematografica del film One life alla sala teatro Pertini, la città di Orbassano ha commemorato lunedì 27 gennaio 2025 il Giorno della Memoria ricordando la figura di Giuseppe Berruto, ex deportato. Nei pressi dell’abitazione di via Monti, all’angolo con via Puccini, dove risiedette fino alla scomparsa nel 2004, è stata posta alcuni anni fa una pietra d’inciampo e una targa in ricordo dell’orbassanese.
«Ricordiamo. Ripetiamo. Testimoniamo. Onoriamo la memoria di chi ha dedicato la vita affinché tutto non andasse perduto con il tempo. Grazie Beppe – ha commentato la sindaca, Cinzia Maria Bosso - La tua Pietra d'inciampo è un simbolo che ci porta ad abbassare lo sguardo, a fermarci, a prestare attenzione. Speriamo che in molti, ogni giorno e non solo oggi, "inciampino" nella memoria delle tue parole e della tua testimonianza».
Nato a Torino nel 1927, Giuseppe Berruto venne arrestato sul posto di lavoro a 17 anni e poi mandato prima a Bolzano, poi nel campo di rieducazione a Reichenau. Tentò la fuga, ma senza successo. Fu condotto prima in un campo di punizione a Dusseldorf e successivamente in un campo di lavoro in Turingia. Poi finì nella fortezza di Ingolstadt e, il 19 aprile del ’45, a Dachau. Liberato dalle truppe americane, tornò a casa il primo giugno dello stesso anno. Diventò consigliere nelle file del partito comunista e assessore prima ad Orbassano e poi a Bruino.