«Sono passati quasi due mesi da quando la AFS di Orbassano ha comunicato ai dipendenti che dal primo agosto sarebbero stati senza lavoro. E’ passato quasi un mese da quando abbiamo scritto alla sindaca di Orbassano con una richiesta precisa ed inequivocabile: la necessità di aprire un confronto serio con Amazon sulla data di apertura del nuovo sito e allo scopo di garantire il diritto di precedenza di lavoratrici e lavoratori AFS rispetto alle assunzioni che la multinazionale americana dell’e-commerce ha ampiamente annunciato presso il nuovo polo logistico: ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta». Così la Cgil che annuncia nuove iniziative.

La regione Piemonte in un recente incontro (6 luglio) si è impegnata ad attivare ammortizzatori sociali in deroga, «utili sicuramente a dare un minimo di respiro, ma a nostro avviso ancora insufficienti». Per il sindacato serve un impegno istituzionale a tutti i livelli che garantisca l'assunzione di responsabilità sociale da parte di Amazon. «La politica, in particolare per coloro che hanno responsabilità di un governo locale, non può essere subalterna ma deve coniugare prospettive di sviluppo con gli interessi di cittadini e lavoratori».

E' quindi in calendario un'assemblea pubblica con presidio e il sindacato valuterà la possibilità anche di invitare le lavoratrici ed i lavoratori AFS in sciopero. «Sarà l’occasione di spiegare alla cittadinanza le ragioni di una mobilitazione che non può essere taciuta e trattata con indifferenza». L'assemblea pubblica con presidio si terrà venerdi 21 luglio 2023 alle 10 in piazza Umberto a Orbassano.