TORINO - La rivoluzione per la tangenziale di Torino è ufficiale: tra la fine del 2026 e l'inizio del 2027 i tradizionali caselli verranno eliminati e sostituiti dal sistema “free flow”, già adottato su tratte come la Asti-Cuneo. Lo ha confermato l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, rispondendo a un’interrogazione della consigliera Laura Pompeo (Pd). Gabusi ha spiegato che la nuova concessione della tangenziale prevede la fine delle barriere fisiche a favore di un sistema di pagamento proporzionale, più avanzato e più equo: il costo sarà calcolato in base ai chilometri realmente percorsi.
Il passaggio al free flow si lega al cambio di gestione della tangenziale. Gli attuali caselli di Bruere, Orbassano, Falchera, Trofarello e Settimo saranno dismessi. Con il free flow, i veicoli transiteranno senza fermarsi sotto portali dotati di sensori e telecamere. Chi ha il Telepass vedrà addebitato il pedaggio in automatico. Chi non lo possiede potrà pagare successivamente attraverso diversi canali: app, carta di credito, internet banking o sportelli Bancomat.
Non mancano però i nodi da sciogliere. Altre tratte piemontesi che già utilizzano il free flow hanno registrato disservizi e proteste, soprattutto nei primi mesi di applicazione. Anche per Torino si prevede una fase di adattamento. Resta chiaro però che la direzione è tracciata: dire addio alle code ai caselli, velocizzare il traffico e rendere il pagamento più flessibile sono i principali obiettivi di questa transizione tecnologica.