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ORBASSANO - Il Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte ha respinto il ricorso del Comune di Orbassano contro la società Inwit (Infrastrutture Wireless Italiane), autorizzando di fatto l’installazione di un secondo ripetitore telefonico in via Gramsci, su un terreno di proprietà della Guercio Spa. La sentenza, pubblicata nei giorni scorsi, mette fine alla battaglia di carte bollate e apre la strada alla realizzazione dell’impianto, che sorgerà a circa cento metri da quello già attivato in via Frejus lo scorso anno.

Il progetto aveva suscitato sin dall’inizio una forte opposizione da parte dei residenti, in particolare delle circa 120 famiglie che abitano in via Gramsci, preoccupate per l’impatto ambientale e per i possibili rischi legati alla salute. Le proteste si erano concretizzate con una marcia organizzata nel maggio 2024 e, successivamente, con un sit-in nel mese di settembre davanti al parcheggio della Guercio Spa. Le iniziative erano state promosse dal comitato spontaneo «No Antenna», che in quell’occasione aveva rivolto un appello alla proprietà del terreno affinché ritirasse la concessione o valutasse soluzioni alternative per la collocazione dell’impianto.

Anche l’Amministrazione comunale aveva preso posizione, tentando di contrastare il progetto proponendo la cosiddetta «coubicazione» degli impianti: la realizzazione di un solo traliccio condiviso tra più operatori telefonici. Il Tar, tuttavia, ha ritenuto il provvedimento comunale illegittimo. Dal comune di Orbassano fanno sapere di aver preso atto della sentenza, pur non condividendone l’esito, e di stare attentamente valutando la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato, con l’obiettivo di tutelare i residenti coinvolti.