PIOSSASCO - La Regione Piemonte ha designato le scuole vincitrici del concorso sulla legalità e sull’orgoglio di combattere ogni forma di violenza per l’anno scolastico 2024-25. Tra queste c’è la scuola secondaria di primo grado Cruto di Piossasco.
Sono state premiate anche l’Istituto comprensivo di Castiglione Torinese, la scuola secondaria di primo grado Artom di Torino, l’IC Caselette, la Best Middle School Torino Education di Torino, la scuola secondaria di primo grado Gobetti di None, l’Istituto Maria Ausiliatrice di Giaveno, la scuola secondaria di primo grado Calvino di Settimo Torinese, l’IC Turoldo di Torino, l’IC Bagnolini di Villadossola, l’IC Dalla Chiesa di Nizza Monferrato, la scuola secondaria di primo grado Alfieri di Spinetta Marengo.
Il concorso, dedicato alla memoria dell’agente scelto della polizia penitenziaria Giuseppe Montalto, era rivolto alle scuole secondarie di primo grado statali e paritarie ed è stato realizzato dalla Regione in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e il Corpo di Polizia penitenziaria. Gli studenti sono invitati a ideare e svolgere programmi e iniziative interdisciplinari, comprendenti attività musicali, teatrali e artistiche, realizzando opere digitali sul tema della legalità. Alle 12 scuole viene assegnato un contributo di 2.000 euro per la copertura dei costi di realizzazione del progetto didattico. Le prime 10 scuole che hanno ottenuto il punteggio migliore riceveranno il contributo ulteriore di 5.000 euro per coprire parte dei costi per la visita scolastica culturale e formativa a Roma, in relazione alla celebrazione della Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
«Questo concorso - afferma Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte - rappresenta un pilastro fondamentale per promuovere tra i giovani il valore imprescindibile della legalità e il coraggio di contrastare ogni forma di violenza. I ragazzi hanno l’opportunità di approfondire il rispetto per la divisa, il contrasto alle mafie e la lotta per una società giusta». «E’ fondamentale insegnare ai giovani quanto importante sia battersi per la legalità – aggiunge Andrea Delmastro, sottosegretario di Stato alla Giustizia - Chi è caduto per mano della mafia non va mai dimenticato. Per farlo, raccontiamo le storie valorose di eroi come l’agente scelto della polizia penitenziaria Giuseppe Montalto. Nessuno si pieghi alla logica di chi vuole baciare l’anello al mafioso, investiamo piuttosto in quella cultura della legalità che è il primo argine contro la criminalità organizzata».