RIVALTA DI TORINO - Domenica scorsa, 10 novembre 2024, Rivalta ha ricordato con una toccante iniziativa il sacrificio di Andrea Filippa, appuntato dei carabinieri originario di Tetti Francesi e vittima della strage di Nassiriya in Iraq il 12 novembre 2003. A seguito di quel vile attentato morirono 19 persone, tra cui 12 carabinieri, cinque militari dell’esercito e due civili. La manifestazione è iniziata nella parrocchia di Tetti Francesi dove si è tenuta la Santa Messa in onore dei Caduti. Al termine della funzione religiosa, in piazza Andrea Filippa, sempre a Tetti Francesi, un momento di raccoglimento in memoria del concittadino caduto.
«C'è un'immagine che riporta alla mente quello che è successo 21 anni fa a Nassiriya. Quella di un soldato, fermo davanti al cratere aperto dall'esplosione. Si aggiusta l'elmetto con la mano destra. Nella sinistra ha il suo fucile, che punta verso il basso, appoggiato alla gamba. Alle sue spalle la base Maestrale sventrata, tutto intorno solo macerie. A scattare la foto, a cogliere il momento, la fotoreporter tedesca Anya Niedringhaus, premio Pulitzer 2005. È morta in Afghanistan nel 2014, a soli 48 anni, mentre raccontava un'altra guerra, uccisa da un talebano - commentano dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco, Sergio Muro - Anche Anya, di cui il 4 aprile è ricorso il decennale dalla sua morte, uccisa mentre assolveva al suo dovere, quello di raccontare attraverso le immagini il dramma di un popolo, quello di raccontare, attraverso le immagini, la crudeltà a cui può giungere l’uomo, quello di raccontare, attraverso le immagini, le speranze di una società civile che resiste in ogni parte del mondo e che non si arrende alla barbarie».