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TORINO SUD - Metalmeccanici pronti ad incrociare le braccia. Si preannuncia un gennaio «caldo» in Piemonte, dove è in corso la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore. Sono in arrivo scioperi articolati in tutta la regione perché, spiegano dai sindacati, dopo 6 mesi il confronto sul rinnovo del contratto nazionale si è interrotto per responsabilità di Federmeccanica-Assistal e della loro contro-piattaforma che rende impossibile ogni trattativa.

Le rappresentanze di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil del Piemonte spiegano che: «Le lavoratrici e i lavoratori vogliono che si apra un confronto serio partendo dalle richieste avanzate dal sindacato e approvate dal 98% dei metalmeccanici. Nelle scorse settimane hanno scioperato per almeno 4 ore lavoratrici e lavoratori di Dana, Olsa, Thales Alenia Space, Leonardo Caselle, Icsa, Endurance, Saet, Alessio Tubi, Marelli, Webasto, Schneider (Torino); Off. Meccanica Sestese, Lagostina, Alessi, Faco, Giacomini, Perucchini, Caleffi, Gmv Martini (Novara/Vco); Falci, Alstom Ferroviaria e Alstom Service di Savigliano (Cuneo). La partecipazione è stata ovunque molto elevata con punte di adesione oltre il 90%».

Nella provincia di Torino il 15 gennaio sono previsti scioperi alla Dana, Olsa, Thales Alenia Space, Leonardo Caselle, Icsa, Endurance, Saet, Alessio Tubi, Marelli, Webasto, Schneider, Sogefi, MA di Chivasso, Baomarc, Moviq, Elbi, Skf Industrie, Ethos, Microtecnica di Torino e Luserna, Aziende informatiche, Officine Vica, Hexagon Metrology, Petronas, Cecomp, Celmac, Avio Rivalta e Borgaretto con presidi nelle aree industriali.